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16/09/25

CON “RICCIOLI D'ORO” REALTÀ E FANTASIA SI UNISCONO IN UNA DANZA EMOZIONANTE

 

A Catania è andata in scena la fiaba scritta da Andrea Cable

 


Martedì 2 settembre, lo SpiazZo di Piazzale Rocco Chinnici a Catania ha fatto da cornice a Riccioli d'oro, spettacolo teatrale dedicato al pubblico dei più piccoli, prodotto da La Casa di Creta - Teatro Argentum Potabile, per la regia dell'attrice, pedagoga teatrale e regista Antonella Caldarella, con Maria Riela, Chiara Sciuto, e Andrea Cable, il quale, oltre ad aver recitato è anche autore del testo e delle musiche.

"Riccioli d'oro" è uno dei cinque spettacoli selezionati per Incanti Fest, il Festival del teatro per l'infanzia, ormai giunto alla quinta edizione, curato da "La casa di Creta" e dal centro culturale polifunzionale Zō Culture Contemporanee di Catania, che per l'occasione ha messo a disposizione lo SpiazZo da giorno 1 al 9 settembre.

"Incanti Fest" ha dato spazio a diverse compagnie teatrali specializzate nel teatro per l'infanzia, provenienti anche da territori fuori dal catanese. È il caso della compagnia pugliese Arterie, che il 5 settembre ha portato in scena “Buono come il pane”, e della compagnia Nave di Argo, che ha sede a Caltagirone, e che il 9 settembre ha presentato al pubblico "Una missione per Gufetta". Altre rappresentazioni promosse dal Festival sono "Cappuccetto Rozzo", scritto e diretto da Antonella Caldarella, una rilettura comica della celebre fiaba dei fratelli Grimm, in cui ha recitato anche l'attore, regista, e drammaturgo inglese Steve Cable, uno dei fondatori, insieme alla Caldarella, dell'associazione teatrale "La casa di Creta - Teatro Argentum Potabile", nonché direttore della stessa. Poi ancora "L'orco gentile e la fata incavolata", della medesima compagnia, che è stato lo spettacolo di apertura del Festival.



"Riccioli d'oro" fa parte di una trilogia di fiabe editate e pubblicate da "La casa di Creta" e poi messe in scena dalla compagnia: Riccioli d'oro e le sue fate, Riccioli d'oro. Un principe tutto mio, e il capitolo conclusivo Riccioli d'Oro. Il testo di Andrea Cable è inoltre uno dei cavalli di battaglia del Festival SUDdiVISIONI, un'altra importante rassegna di teatro per le nuove generazioni organizzata da La Casa di Creta, che si svolge principalmente a San Pietro Clarenza (CT), nella splendida location del "Caseggiato Mannino", ma anche in altre ubicazioni del territorio catanese, come l'Istituto Vittorini, della Sicilia e del Sud Italia, e che propone spettacoli, narrazioni e laboratori per bambini e ragazzi, incentrati sulla creatività e sui temi dell'amicizia e della solidarietà.

La protagonista di "Riccioli d'oro" non è il personaggio principale della celebre fiaba di Robert Southey, intitolata, appunto "Riccioli d'oro e i tre orsi", ma è Gelsomina, una bambina dei giorni nostri, cresciuta a pane e telefono cellulare. Come tante bambine della sua età vuole mettere da parte i suoi giocattoli, le sue bambole e i suoi pupazzi per poter diventare "grande". Ma all'improvviso una delle sue bambole, Fata Gentile, prende vita, come faranno in seguito gli orsi di peluche, e con l'aiuto di Nick, amico immaginario di Gelsomina, convince la bambina a farsi trascinare di nuovo nel fantastico mondo delle fiabe.



Gelsomina si trova così catapultata nella fiaba di Riccioli d'oro, e diventa lei stessa una protagonista, una bambina dal carattere prepotente e capriccioso che entra di soppiatto nella casa di una famiglia di orsi, mangiando il loro cibo e mettendo a soqquadro la loro casa. Al ritorno dovrà scontrarsi con papà orso, con la più determinata mamma orsa, e con il figlioletto. La famiglia si è abituata a vivere lontana dai luoghi incontaminati ma da sempre invasi dagli uomini, e adesso si ritrova a dover fare i conti con Riccioli d'oro. La bambina la passerà liscia, in questa riscrittura della famosa fiaba inglese, o stavolta avrà una lezione? E cosa imparerà Gelsomina dalla sua incursione in questa storia, una volta ritornata nel mondo reale? 

"Riccioli d'oro" non è semplicemente la riscrittura di una famosa fiaba, ma è una storia dentro un'altra storia. È la fantasia che danza e canta con la realtà, tra parole ilari ma anche sagge, e balletti esuberanti. È quel bagliore di innocenza che ogni bambino e ogni bambina, devono portare con sé anche mentre crescono. Perché il mondo dell'infanzia è il rifugio di tutti, ma è anche fonte inesauribile di creatività, e rimanere in contatto con il nostro io bambino ci aiuta a mantenere intatte la nostra empatia e la nostra sensibilità.



Ed è la questa la morale del testo di Andrea Cable, che noi di Sicilia Giornale abbiamo avuto il piacere di intervistare. Queste le sue parole:

«La protagonista si chiede se anziché lasciare indietro tutti gli elementi della sua infanzia, non sia invece il caso di portare con sé un po' della sua infanzia anche nella sua vita futura, anche mentre cresce. Nella scrittura delle battute e delle canzoni ho cercato di giocare molto con la lingua con le parole»

È innegabile che il giovane drammaturgo ci sia riuscito egregiamente. Le battute filastroccate e le canzoni, ricche di giochi di parole, hanno regalato al pubblico una storia raccontata in modo coinvolgente e innovativo. 

Per interpretare i loro personaggi, gli attori si sono serviti di particolari di marionette molto simili a quelle dei ventriloquisti, chiamate Full Body Puppets, e le hanno caratterizzate con maestria creando dei personaggi a tutto tondo, molto realistici, umani e umanizzati. Andrea Cable ha recitato nel ruolo di Nick, il colorato amico immaginario di Gelsomina, uno spiritello somigliante, nell'abbigliamento, al Cappellaio Matto di "Alice nel Paese delle Meraviglie", e nel ruolo di Papà Orso, utilizzando In questo caso la marionetta raffigurante il personaggio. Maria Riela ha vestito i panni di Fata Gentile e di Mamma Orsa, Chiara Sciuto ha interpretato Gelsomina e caratterizzato le marionette raffiguranti Riccioli d'oro e Figlio Orso.

 


Tutti gli attori, non ultima la giovanissima e talentuosa Sciuto, si sono distinti per la loro capacità di arrivare al cuore del pubblico, il quale li ha ripetutamente applauditi. Il tutto sotto la sapiente regia di Antonella Caldarella, che da anni si dedica con passione alla formazione di giovani attori e giovani attrici, insegnando tutte le discipline dell'arte performativa, e soprattutto fornendo loro un prezioso esempio di empatia. Non dimentichiamo la maestria di Tiziana Rapisarda, la creatrice delle marionette Full Body Puppets che hanno "preso vita" sotto gli occhi meravigliati degli spettatori, grandi e piccini. Ci auguriamo che le penne degli artisti de "La casa di Creta" ci regalino altre coinvolgenti storie.

 

Francesca Sanfilippo