Scelta la ditta che firmerà il contratto, 80 giorni all’inizio dei lavori
È stata scelta la ditta, siciliana, alla quale sarà affidata la ristrutturazione del Palazzetto dello Sport “Nicoló Fragapane” di Licata con la procedura dell’appalto integrato.
La ditta dovrà occuparsi della stesura del progetto esecutivo e dei successivi lavori.
Dalle informazioni provenienti da Palazzo di Città ci vorranno circa 80 giorni per l’inizio dei lavori, 35 giorni per la stipula e la firma del contratto e 45 giorni per definire il progetto ed iniziare i lavori, la fine dei quali è fissata dopo 192 giorni.
Traspare ottimismo da parte del sindaco di Licata Giuseppe Galanti e dal delegato delle funzioni dirigenziali del Dipartimento Area tecnica del Comune, l’architetto Sebastiano Alesci che prevedono la consegna del PalaFragapane entro fine anno.
«L’intervento era atteso da tempo. Il Palazzetto dello Sport Nicolò Fragapane - dichiara infatti il sindaco Giuseppe Galanti - tornerà finalmente a disposizione della comunità licatese. Infatti, dopo l’aggiudicazione dei lavori alla ditta che eseguirà la ristrutturazione, a breve, prenderà il via il cantiere per rendere l’impianto sportivo totalmente fruibile, in piena sicurezza, dai cittadini e dalle società sportive».
«Il “PalaFragapane”, simbolo della Città, chiuso dal 2017 dopo aver ospitato per anni le maggiori squadre locali di basket e pallamano, come promesso, entro la fine dell’anno - conclude Galanti - tornerà finalmente a disposizione dei nostri giovani e dell’intera collettività».
L’importo totale dei lavori è di 723.561,35 euro.
Vorremmo essere fiduciosi al pari del sindaco Galanti ma osservando i lavori di ristrutturazione in corso del Teatro Re Grillo, che sembrano in una fase di grande rallentamento, qualche dubbio ci viene.
Rimaniamo comunque ottimisti e tifiamo affinché si avveri la speranza di aver consegnata un’opera indispensabile per la città con tutti i crismi di sicurezza e con la totale possibilità di fruizione.
Aspettiamo infatti di conoscere nel dettaglio i lavori che verranno eseguiti e auspichiamo che anche le tribune tornino fruibili a lavori conclusi.
Salvo D’Addeo