Un malore improvviso si è portato via la bandiera e coach dell'Amatori Catania Rugby
Delle notizie, questa è una di quelle che non avremmo pensato di dare.
Ieri sera è giunta, assurda ed improvvisa: Ezio Vittorio non c'è più.
Per una dozzina d'anni bandiera dell'Amatori Catania Rugby in serie A, ne era successivamente diventato l'allenatore. L'allenatore dei successi, della rinuncia alla massima serie, della ripartenza dalla serie C, del ritorno in A.
56 anni, ieri dopo una sessione di allenamento in palestra ha accusato un malore, al ritorno a casa. Un infarto fulminante ha reso vano l'intervento dell'ambulanza.
A lui ci legano moltissimi ricordi. Lo abbiamo visto in campo e a bordo campo decine di volte, e almeno altrettante abbiamo parlato confidenzialmente con lui. Di palla ovale, ovviamente.
Figlio e nipote d'arte, era cresciuto in quel mondo e di quel mondo, che lo aveva forgiato nello spirito di sacrificio e fratellanza. E per questo non digeriva le ingiustizie che da alcuni anni stavano caratterizzando parte significativa del mondo istituzionale del rugby, insozzandolo. Ragazzo a modo, sembrava scusarsi quando toccava certi temi, ma con noi lo faceva liberamente. E francamente, nella sua schiettezza che mai travalicava il rispetto.
Il rugby, sport pulito nell'etica di chi lo pratica non temendo di "mettere la faccia dove altri non oserebbero mettere i piedi", aveva in Ezio Vittorio, fisico imponente ed occhi buoni, il miglior volto.
Catania, la Sicilia, il rugby perdono un amico, un fratello, una vera persona per bene.
Sicilia Giornale si stringe ai familiari, in particolare la moglie e i figli, tutti gli amici, all'Amatori Catania e a tutto il movimento rugbystico.
L'ultimo saluto ad Ezio avverrà domani, alle 11.15, nella Cattedrale di Catania.
Testo: R.H.C. per Sicilia Giornale
Foto: Natale Campagna