Ritratti: Lorenzo Mercurio





L'esordio letterario di un autore già maturo e dalle pagine che tratteggiano un viaggio fisico ed interiore

Piccola doverosa premessa. Conosciamo l'autore oggetto di questo breve ritratto da anni, molti anni. Aver avuto l'opportunità di seguirne le inquietudini, le aspirazioni, i percorsi, ci danno la certezza della genuinità di quanto ha da offrire. Che si può riassumere così: la semplicità del talento. È questo che esprime, di istintiva spontaneità, Lorenzo Mercurio. Nato nella capitale siciliana, dove vive con la moglie e la primogenita (che presto non sarà più figlia unica), agli studi di antropologia culturale ed etnologia ha affiancato l'attitudine per la grafica, per la fotografia, per la comunicazione.
Lorenzo Mercurio

Comunicazione che sonda avidamente in tutti i possibili linguaggi: nella musica, come cantante rock ed autore di testi, nella poesia (in un percorso parallelo e simbiotico a quello di "paroliere" delle bands in cui ha cantato), e nella prosa. Inizia presto, racconta storie di vita giovanile vissuta: racconti che andranno perduti. Ma ad andar perduta non è l'attitudine del nostro, che nella scrittura creativa trova liberazione, sfogo, l'ebbrezza derivante dalla mancanza di quei limiti che altri linguaggi impongono.

E così, mentre la comunicazione visuale, il copywriting, la pubblicità (complici gli studi universitari, che gli conferiscono una visione ampia e profonda ed una spiccata multidisciplinarietà) diventano il suo mestiere, ecco che un romanzo prende sempre più forma. È un percorso di scrittura, un parto creativo non facile: la tentazione di mollare talora prevale, ma ecco giungere il provvidenziale incoraggiamento di un amico, Walter, che dà l'abbrivio decisivo.

Siciliano, sicilianista, appassionato dell'isola, della sua storia, della sua identità e dei suoi simboli, Lorenzo Mercurio ha pubblicato per i tipi di Wordmage, editore siciliano dalle qualificate pubblicazioni, la sua opera prima "Una strada tra le onde". Un percorso, quello del protagonista, che prende spunto dalla vita dell'autore, pur non ricalcandone pedissequamente le vicissitudini. E quindi i luoghi descritti sono anche luoghi dell'anima, e messaggeri di straordinaria umanità in un percorso che è anche spirituale sono i personaggi tratteggiati: in tal senso, suggestiva ed osmotica simbiosi con il testo innescano le tavole opera dell'artista Filippo Leto, i cui lavori si sostanziano in una originale ed efficacissima sintesi della miglior tradizione pittorica siciliana con i tratti contraddistintivi dell'arte anglosassone moderna e contemporanea.

Dell'editing intelligente e non invasivo della giornalista Valentina Li Castri parleremo più diffusamente in sede di recensione del volume, come anche proveremo ad addentrarci - evitando eccessivi "spoilers" - nelle vicende narrate, e così nella forma, che vi anticipiamo essere lineare ma mai banale, ricca ma non autoreferenziale.

Il volume è stato presentato il 4 febbraio scorso alla libreria Spazio Cultura di Palermo, con un evento curato dalla poetessa Rita Elia. Emozionato l'autore, alla prima delle "uscite" promozionali in programma e che toccheranno varie città siciliane, e non solo, a sostegno del volume. Che, riteniamo, sia la valida opera prima di una carriera editoriale che ci regalerà altri preziosi episodi.

Cosa ce lo dice? Non le parole, ma gli occhi, le espressioni di Lorenzo. Che non vede nella scrittura una mera "opportunità", uno "sbocco", uno "sfogo". Bensì tutto questo, e molto, molto di più. Solo la paternità gli ha donato emozioni più forti della creazione del romanzo. Lo si legge nel trasporto, pur nella cortese compostezza che lo contraddistingue, con cui parla del suo rapporto con la scrittura. Segno infraintendibile di come in Sicilia sia "nato" un nuovo, vero autore. Che non è altro che se stesso, mai copia o emulo di alcuno, e con lui una nuova opportunità di conoscere questa isola e la sicilianità con una inedita e pregevole chiave di lettura.

La pagina di "Una strada tra le onde" sul sito dell'Editore




Scritto da: R.H.C. per Sicilia Giornale
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