Gli eterni Peter Pan ostaggi della società contemporanea consumistica
Si chiama "adolescenza di ritorno" ed è la tendenza più attuale e, soprattutto direi, generalizzata, tipica della fascia di età adulta e matura tra i 40 e i 60 anni circa; età in cui sia l’uomo che la donna riproducono comportamenti fanciulleschi per riprendersi un’età non vissuta.
Piuttosto che chiamarlo tendenza è più corretto definirlo "fenomeno" che si evidenzia con il chiamarsi “ragazzi” o “ragazze”, nei modi, nei gusti e nell’abbigliamento.
Sicuramente le cause sono molto più profonde: gran parte degli "over 40” temono di essersi persi qualcosa nel corso degli anni e di essere arrivati a una soglia in cui sia necessario intervenire, per non cadere nella trappola. Influenzati in maggior modo sia dal consumismo che dai social, che ormai occupano un ruolo fondamentale che porta "gli adulti" ad assumere atteggiamenti che sembrano scimmiottare i propri figli.
La società contemporanea idealizza e valorizza solo la bellezza e la giovinezza, i genitori hanno un rapporto ed un ruolo tipico di amicizia/complicità tra coetanei. Anche la sfera sentimentale ne risente parecchio. Si ama fanciullescamente, con le stesso coinvolgimento, tecniche e piuttosto volubile, occasionale con bassi e alti, tipico dei ragazzi.
Questo fenomeno di espressione, nei cinquantenni che iniziano a porsi un esame di coscienza e a trarre i primi bilanci sulla vita svolta, prende il nome di crisi di mezz'età. Una fase in cui non si accetta l'età dell'invecchiamento, la pensione che si avvicina.
Cos'è l'adolescenza?