Tatiana Alescio mette in scena un racconto di Sacha Naspini

 


Si sono concluse domenica 14 aprile, nello storico Teatro del Canovaccio, sito a Catania, in Via Gulli, nell'ambito della Rassegna Reazioni, le ultime repliche dello spettacolo Adele Centini, la vedova Isastia, per la regia e drammaturgia di Tatiana Alescio, coprotagonista insieme all'attrice Mary Accolla. Lo spettacolo è stato prodotto da Trinaura_Teatro, compagnia teatrale siracusana della quale Tatiana Alescio è Direttore Artistico. Ha partecipato come voce fuori campo l'attore Pietro Montandon. Organizzazione e foto si devono a Valeria Annino, i costumi a Mary Accolla.

 

Nella sala consultazione della biblioteca sita a Catania in via Naumachia 18/a si presenta il volume con gli scritti dell’attivista scomparso nel 2017

 


Avrà luogo domani, venerdì 12 aprile 2024 alle ore 18.00 nella sala consultazione della Biblioteca Navarria Crifò (via Naumachia 18/a, Catania), la presentazione del libro "Scritti dalla città d'utopia" di Gabriele Centineo, a cura di Antonio Auletta, Antonio Pioletti e Felice Rappazzo.

Interverranno:

Antonio Pioletti, co-curatore del volume, Professore Emerito di Filologia Romanza presso l'Università di Catania, già direttore di città d'utopia;

Francesco Sciotto, Pastore della Chiesa Valdese di Messina;

Mimmo Cosentino, Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista. 

“IL CORPO NERO”, DI ANNA MARIA GEHNYEI

 

Fra le proposte letterarie della Fandango Edizioni emerge il diario di una italiana di seconda generazione

 


Il Corpo Nero, edito da Fandango Edizioni, è l'autobiografia in cui Anna Maria Gehnyei, una giovane nata e cresciuta nella periferia di Roma Nord, che racconta la sua vita di immigrata di seconda generazione e il difficile percorso di integrazione in Italia, di costruzione del sé, attraverso la continua e faticosa, seppur affascinante, ricerca delle proprie origini e del proprio posto nel mondo. Anna nasce a Roma da genitori liberiani. I suoi si sono trasferiti in Italia negli anni '70. Suo padre è stato il primo uomo della comunità Kpelle a cui i capi del suo villaggio d'origine, Wongbai, hanno permesso di allontanarsi dalla terra natale e di trasferirsi in Europa. Dopo aver studiato nella capitale, Monrovia, dove ha conosciuto la sua futura moglie, ha lavorato per l'ambasciatore liberiano, che lo ha voluto con sé a Roma. Successivamente, con l'intensificarsi dei conflitti in Liberia l'ambasciatore, sapendo di non essere al sicuro nemmeno in Italia, è scappato nel cuore della notte negli Stati Uniti, lasciando il padre di Anna e la moglie da soli in un Paese al quale non hanno mai sentito di appartenere. Dopo un po' nascono le figlie, Anna e la sorella gemella Maria. Nonostante i torti e soprusi che il mondo occidentale, nel corso della storia, nel corso della storia, ha inflitto e continua a infliggere agli africani, la madre di Anna educa le sue figlie ad amare gli italiani incondizionatamente, e a non cedere ai rancori e all'odio tra etnie. Anna si sente italiana, ma fin da piccola vede che in quella che chiama «la terra dei colori al contrario» né lei, né la sorella, riescono ad essere accettate, a causa di una xenofobia talvolta latente, e altre volte palese, ma comunque onnipresente e capace di imprimersi nella psiche di due bambine che si sono dovute smarrire nell'edificio di una scuola elementare, per essere notate dai compagni di classe e dalle insegnanti, spesso omertose e per questo complici dei comportamenti discriminatori subiti dalle gemelle.

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