La storia di due autrici che si sono fatte strada in un ambiente letterario ostile, riscoperte solo pochi decenni addietro
A cavallo fra il 1800 e i primi decenni del 1900, le donne che scrivevano, in tutta Europa e nel mondo intero, faticano ad affermarsi nel panorama letterario, e molte sono costrette a firmare i loro manoscritti utilizzando pseudonimi maschili. Un esempio è dato dalle sorelle Brontë, nella letteratura britannica. Ma loro non sono le uniche.
In questo periodo storico, in Sicilia erano già emersi nomi come quelli di Luigi Pirandello, Elio Vittorini, Giovanni Verga, Luigi Capuana, Nino Martoglio. E pian piano, riuscirono a crearsi un varco nella dimensione letteraria siciliana, due donne: Elvira Fortunata Maria Giuseppa Mancuso Lima, e Maria Messina.