Il 27 gennaio, il Giorno della Memoria, è diventato un’occasione fondamentale per proporre una riflessione che non fosse svuotata dei suoi significati più profondi, riducendosi a semplice celebrazione. Al di là delle giuste, necessarie parole su Shoah e Memoria, crediamo che occorra cercare di perpetuare il senso vero di questo giorno.
Al Piccolo Palcoscenico di Modica una pièce che fa del teatro un messaggero di responsabilità
Il 27 gennaio del 1945, venivano abbattuti i cancelli di Auschwitz.
Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini d’incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico, ma contro l’umanità tutta, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia.
Dalla consapevolezza dei crimini di cui il nazismo si era macchiato nacque, nel 1948, la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, promulgata dalle Nazioni Unite allo scopo di riconoscere a livello internazionale i diritti inalienabili di tutti gli uomini in ogni nazione.
La consapevolezza di ciò che era stato Auschwitz fu tra gli elementi fondamentali per la costruzione, identitaria prima ancora che giuridica, della futura Europa unita. Era indispensabile stabilire con esattezza ciò che l’Europa non sarebbe stata. Alle radici dell’impostazione ideale dell’attuale Unione Europea c’è il rispetto per la dignità umana e il rigetto per ciò che era accaduto, sia prima che durante la guerra, a causa di idee razziste e liberticide. Auschwitz è la negazione dei principi ispiratori dell’Europa coesa, economicamente, socialmente e culturalmente avanzata che conosciamo oggi.
Il 27 gennaio, il Giorno della Memoria, è diventato un’occasione fondamentale per proporre una riflessione che non fosse svuotata dei suoi significati più profondi, riducendosi a semplice celebrazione. Al di là delle giuste, necessarie parole su Shoah e Memoria, crediamo che occorra cercare di perpetuare il senso vero di questo giorno.
La Shoah è ormai consegnata ai libri di Storia, al pari di altri avvenimenti del passato. Pochi testimoni sono rimasti a raccontarci la loro esperienza. Si potrebbe ipotizzare una Memoria cristallizzata nei libri, come un evento importante ma lontano nel tempo, da studiare al pari di qualsiasi altro capitolo di un libro scolastico, con il rischio di rendere distante il significato e la ragione vera per cui il Giorno della Memoria è stato istituito per legge.
L’umanità esige che ciò che è avvenuto non accada più, in nessun luogo e in nessun tempo. E’ di enorme importanza che le nuove e future generazioni facciano proprio questo insegnamento nel modo più vivo e partecipato possibile, stimolando il dibattito, le domande, i “perché” indispensabili per la comprensione di quei tragici eventi.
La Compagnia Teatrale Iblea di Modica, con lo spettacolo “AL DI LÀ DEL MURO”, vuole riportare le testimonianze “vive” di chi quei campi li ha vissuti, di chi quelle nefandezze le ha subite, di chi in quei giorni era l’uomo sbagliato al posto sbagliato, per non dimenticare. L’idea di utilizzare un’intera struttura, è dovuta al fatto che lo spettacolo ha una “drammaturgia itinerante”, quasi museale: il pubblico, attraversando le varie “stazioni”, in un percorso guidato, potrà fare un tuffo nella memoria ed incontrare “virtualmente” attori-testimoni. Favorendo una riflessione, renderemo forse il servizio migliore a questo Giorno che, per essere vissuto nel modo più autentico, necessita di un pensiero non statico, non nozionistico, ma vivo: fornire alle nuove generazione gli strumenti per riflettere su cosa l’umanità è stata in grado di fare, perché non accada più. Ed in questo – così almeno è per noi – sta il senso più vero del Giorno della Memoria, bene prezioso per tutti.
AL DI LÀ DEL MURO
di Alessandro Sparacino
con
Tony Castobello
Angelo Abela
Giada Lasagna Liuzzo
Mariella Frasca
Cinzia Minardo
Luisa Gennaro
Alessandro Sparacino
regia
Alessandro Sparacino
venerdì 27 e sabato 28 gennaio (doppio spettacolo) - ore 20 e ore 21
domenica 29 gennaio (triplo spettacolo) - ore 18, ore 19 e ore 20
ogni spettacolo è aperto a gruppi di 20/25 persone
ingresso 10 euro
prenotazione obbligatoria al 338.2427701
Fonte: Direzione Artistica Piccolo Palcoscenico
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Sicilia Giornale
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mercoledì, gennaio 25, 2017
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