![Marlene Kuntz Cristiano Godano, Luca "Lagash" Saporiti, Luca Bergia, Riccardo Tesio](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN3MV7ZULBcZmyTyQPPl1vsGUYLLtQM7TvzOiN6uG1YELQUvv37coJGHxyXoFpwqnlhsMFBjS8_BBlLvnEVVR9oJxBMatlzuo2w0JcycN6IssUY-J5nPslZX9JDy52YywzTzriFanxbQU/s320/Marlene+Kuntz.jpg)
A Palermo e Catania le due date siciliane dell'"Onorate Il Vile Tour" nel ventennale dell'opera seconda della avant-rock band cuneese
Sabato 4 marzo, al Ma Musica Arte, il club di via Vela, è ancora Matrioska, l'evento live e clubbing ideato e prodotto da Boogie Crew come mashup di suoni pop, soul, rock, funk, elettro e disco, direzione artistica live Rocketta Eventi, partner Pulp Booking and Management. Guest della serata i Marlene Kuntz che arrivano a Catania - seconda data siciliana dopo quella del 3 marzo a I Candelai di Palermo - per presentare l’Onorate Il Vile Tour che celebra il ventennale dello storico secondo disco della band piemontese.
![Marlene Kuntz Cristiano Godano, Luca "Lagash" Saporiti, Luca Bergia, Riccardo Tesio](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN3MV7ZULBcZmyTyQPPl1vsGUYLLtQM7TvzOiN6uG1YELQUvv37coJGHxyXoFpwqnlhsMFBjS8_BBlLvnEVVR9oJxBMatlzuo2w0JcycN6IssUY-J5nPslZX9JDy52YywzTzriFanxbQU/s320/Marlene+Kuntz.jpg)
Dopo il live dei Marlene Kuntz parte la sezione clubbing di Matrioska diviso tra First Floor con #DiscoRocketta, alla consolle i dj’s Paolo Mei, Thom Calisto, Stella Kalisperatou; Second Floor con #KlubHaus, alla consolle i dj’s Vicky Firetto e Fernando Gioeni; e Birreria con #FunkyRoom alla consolle Tommiboy.
Marlene Kuntz. La formazione: Cristiano Godano, voce e chitarra; Riccardo Tesio, chitarra; Luca Bergia batteria; Luca “Lagash” Saporiti basso. «Quando scrivemmo la canzone che dette il titolo anche al disco, il comportamento della viltà era ascrivibile all’io narrante e alla sua incapacità di assumersi determinate responsabilità. L’urlo “Onorate il vile” era il gesto estremo e disperato del vile stesso, in cerca di assoluzione. Con pari enfasi, glaciale e ironica, l’urlo che usiamo ora per dare il titolo al tour è il gesto patetico dei vili di oggi, che in epoca di schermi luminescenti dietro i quali ringhiare come leoni non visti, non hanno il coraggio di dire vis a vis ciò che realmente si pensa di chi (non) si affronta».
È partito con il nuovo anno anche un nuovo tour dei Marlene Kuntz che celebra un loro disco di inizio carriera: “Il vile”, il loro secondo album pubblicato nel 1996. Dopo aver festeggiato l’album d’esordio “Catartica” nel 2014 con un disco e una lunga sequenza di date soldout, il gruppo, nato nel 1990 a Cuneo, ha deciso di proporsi in questa veste – oltre alle numerosissime indossate nel corso degli anni, ricordiamo i vari tour nei teatri, le sonorizzazioni di film muti, le varie sperimentazioni nei più diversi formati e con le più diverse attitudini, le performance con un corpo di ballo, gli incontri solitari di Cristiano Godano, oltre alle centinaia e centinaia di concerti nei club e nei festival estivi -, in seguito alle molteplici richieste sui loro social e in rete, che suggerivano a gran voce un tour del Vile.
Nessuna motivazione nostalgica all’origine, ma la consapevolezza e lo stimolo gioioso di poter portare in giro per l’Italia un altro pezzo importante di storia del rock italiano degli anni novanta rispettato dal pubblico più intransigente, amato da molti che a quel periodo guardano ancora con ammirazione e vagheggiato dai più giovani che non lo hanno vissuto in diretta.
A completare la scaletta del tour, oltre agli 11 pezzi del disco, i Marlene suoneranno un gran numero di brani tratti da “Lunga attesa”, il loro disco del 2016 che molto ha a che fare nelle atmosfere e nei suoni con il mondo evocativo del Vile, tracciando un ideale tratto unificatore affascinante e chiarificatore. La scelta del club è stata voluta per restituire al pubblico il sapore del mondo che vent’anni fa i Marlene percorrevano in su e in giù per l’Italia, costruendo passo dopo passo la loro carriera. Ancora oggi, a 27 anni dall’esordio, i Marlene Kuntz sono capaci, dal vivo, di un mettere insieme un suono compatto e granitico e una poetica mai banale, la capacità di reggere il palco senza risparmiarsi mai e, allo stesso tempo, senza aver bisogno di forzature sceniche, puntando esclusivamente sulla musica e sul carisma dei quattro musicisti.
Fonte: Ufficio Stampa GNC Press
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Sicilia Giornale
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mercoledì, marzo 01, 2017
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