Abbiamo assistito alla prima dello spettacolo che verrà replicato da domenica 20 luglio

 


Divertire, e far pensare. È dalla sua fondazione l’obiettivo sociale e culturale dell’associazione culturale “Abbrazzamuni”, basata sull’esperienza teatrale ma soprattutto sull’amicizia che lega i fondatori.

Già a lungo impegnati insieme in varie compagnie, da qualche anno si sono “messi in proprio” producendo spettacoli originali non solo perché inediti, ma perché caratterizzati dalla freschezza di idee basate sulla più genuina tradizione.

Un teatro che parla in siciliano come in italiano, ma che soprattutto parla alla testa e al cuore degli spettatori.

Ultima fatica, sempre per l’instancabile penna di Elena Silvia Marino, è “Gli ideali nun ghinchiunu a panza”, che abbiamo avuto il piacere di gustarci alla prima assoluta, nel grande auditorium comunale “Nelson Mandela” a Misterbianco, lo scorso 10 maggio.
Una platea gremita ha assistito alle avventure di un vero e proprio happening umano ricco di colori e sfumature, imperniato sui difficili temi dell’etica nella ricerca di lavoro, e nella gestione della “cosa pubblica”. Ce n’è per tutti: ciarlatani vestiti da cartomanti, aziende che sfruttano e truffano, politici “diversamente onesti”, preti cattolici dalla morale cangiante come il vento, e c’è soprattutto la fatica di vivere.

Si ride? Sì, e tanto. Come dimenticare la maga Siberia e la sua sfera di cristallo? E la battuta, ovviamente appannaggio del prelato, “ddocu c’ha ghiri co pirdonu?”, che giusto nella battuta precedente si era palesato più vendicativo di un demone.

Andrea Bianco


Prete cattolico interpretato dal regista Andrea Bianco, abilissimo nel coordinare un gruppo numeroso, e soprattutto affiatato. Ciò che arriva agli spettatori, in questo come in tutti gli altri spettacoli del duo Marino/Bianco dell’associazione Abbrazzamuni, è il piacere di fare teatro insieme, come in un abbraccio.

Insieme tutto il cast, lo staff, ma soprattutto insieme al pubblico.



È un teatro che torna alle origini, fatto per la gente con la gente, dove non professionisti del palcoscenico, fatta salva la solida esperienza di molti fra loro, più che il mestiere trasmettono la passione. È questo il fondamento del teatro che è sì spettacolo, ma soprattutto intervento socioculturale, come da mission dell’associazione. Donando gioia, alzandosi dalle poltrone più ricchi, e pensanti.



Appunto, la ricchezza. Entriamo nell’argomento: il fulcro è il denaro. La ricerca di lavoro, per avere un reddito decente. E qui si potrebbe pensare a lungo su come il denaro sembra aver preso vita in sé, e non essere più un mezzo di scambio di valore e capacità lavorativa. Il protagonista – se così si può dire in un’opera autenticamente corale – fatica, e non poco, a trovare un impiego adeguato. Giornalista sfruttato, turlupinato, che ha osato studiare filosofia, si trova anche a cercare di reinventarsi, trovando tante, troppe insidie. Un tema che ha molto colpito chi vi sta scrivendo, sembrandone quasi una propria biografia. Ancor più, perché a guidare il protagonista è proprio la mia (mi si passi per una volta il singolare) citazione “laica” preferita, quella di Immanuel Kant che nella sua lingua scrisse sulla “Critica della ragion pratica” quello che fu poi posto come epitaffio sulla sua sepoltura nell’odierna Kaliningrad: «Zwei Dinge erfüllen das Gemüt mit immer neuer und zunehmender Bewunderung und Ehrfurcht, je öfter und anhaltender sich das Nachdenken damit beschäftigt: Der bestirnte Himmel über mir und das moralische Gesetz in mir» (Due cose riempiono la mente con sempre nuova e crescente ammirazione e rispetto, tanto più spesso e con costanza la riflessione si sofferma su di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me).



“Virtus – pietas – humanitas” recita emblematicamente la locandina di uno spettacolo veramente imperdibile, che verrà replicato, a partire da domenica 20 luglio, per tre date: 

  • Domenica 20 luglio ore 21 Piazza Santuario a Valvederde (CT)

  • Mercoledì 23 luglio ore 21 Parco Comunale di piazza Pertini a Sant’Agata Li Battiati nell’ambito della programmazione estiva del Comune guidato dal Sindaco Marco Nunzio Rubino, coadiuvato dall’assessore alla Cultura Massimo Fazio

  • Martedì 19 agosto ore 21 Parco Trinità Manenti a Mascalucia (CT)

 

 

RHC

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