L'annuncio del Sindaco di Catania ha scatenato il dibattito: ecco la nostra proposta
Soprattutto in Sicilia, ove il cantautore, compositore, regista e pittore era nato nel 1945, forte è stata ed è l'emozione. Per consegnarlo alla memoria delle generazioni future, sono partite idee e proposte di vario genere.
Quasi immediato, appena 24 ore dopo, arriva l'annuncio del Sindaco di Catania, Salvo Pogliese: «Il Lungomare di Catania sarà intitolato a Franco Battiato». «Nel Lungomare verrà posizionata una grande immagine di Franco Battiato realizzata da artisti della street art - ha scritto su Facebook il primo cittadino catanese - l’intitolazione del Lungomare al genio musicale siciliano, non modificherà i toponimi esistenti».
Vale a dire che il viale Ruggero di Lauria ed il viale Artale Alagona continueranno a chiamarsi così.
All'approvazione iniziale, sono seguite "controproposte", di cui la nostra testata, al ritorno alle pubblicazioni, intende farsi interprete.
Riteniamo - infatti - limitativa ed effimera tale "intitolazione", pressoché solo simbolica. Notiamo come a Catania ci sia una eccessiva ritrosia, da parte amministrativa, a variare le denominazioni toponomastiche. Solo in alcuni casi ciò è accaduto; nella maggior parte delle intitolazioni, si è trattato di nuove strade e piazze, site in periferia: ove, in seguito all'espansione urbanistica, periodicamente nasce il fabbisogno di toponimi.
Non volendo "relegare" Battiato in periferia, si è preferito quindi "affiancarlo" ai condottieri medievali.
Noi, la riteniamo una scelta errata.
Battiato, genio schivo e riservato, dalla natìa Riposto (allora Jonia) e dalla pur amata Catania, cittadino del mondo e grande viaggiatore, aveva eletto Milo a proprio luogo del cuore. Non esattamente una località marittima. Un lungomare, per le peculiarità umane ed artistiche del Maestro Battiato, appare palesemente inadeguato.
Oltretutto, l'attuale denominazione dei viali che lo compongono rappresenta un "asset" storico di notevole importanza, anche in chiave turistica. Quindi, certamente da valorizzare, e non da obliare (seppur mantenuta nella formula prospettata dal Sindaco Pogliese).
Si è molto parlato, quindi, sui social media di ridenominare in suo nome la Piazza Università, anche per "emendare" il diniego ad assegnargli in vita la laurea honoris causa da parte del locale ateneo statale.
Questa proposta, seppur più interessante ed appropriata della balneare promenade, ci appare come viziata dal senso di colpa. Inoltre, ancora una volta in senso identitario e turistico, ci sembrerebbe un errore privare la città di una piazza intitolata all'Università: si pensi, ad esempio, alle varie capitali europee con analoghi toponimi, una tra tutte la meravigliosa Plaça de la Universitat a Barcellona.
Anche questa ipotesi appare come un "compromesso", che il sublime Battiato non merita.
Sicilia Giornale ha quindi deciso di sostenere la ridenominazione della vicina Via Garibaldi in Viale Franco Battiato.
Inoltre, la trasformazione da "Via" a "Viale" valorizzerebbe la medesima strada, oltre a superare la paventata omonimia con la più piccola Via Francesco Battiato, traversa di via Androne, intitolata all'omonimo editore.
Invitiamo quindi Salvo Pogliese, Sindaco di Catania, a rivedere in tal senso la decisione già presa sull'onda dell'emozione, forse con un pizzico di fretta. Salva - ovviamente - l'idea del murale, che si aggiungerebbe a quello - recuperato - in ricordo di Candido Cannavò, e a cui potrebbero aggiungersene, sempre sul Lungomare, altri in celebrazione di catanesi illustri.
Quindi, si trasformi e valorizzi la Via Garibaldi, mutandola in Viale Franco Battiato.