Ciao, Aldo

 

Il nostro ricordo dell'eminente giornalista catanese


Ci risulta difficile, molto difficile scrivere queste righe.

forbice2009

La scomparsa di Aldo Forbice, occorsa stamattina, ci colpisce molto a fondo. È stato, e sarà per sempre, un punto di riferimento, un ispiratore, un amico vero e solidale per il creatore e Direttore di questa testata.

Libero e controcorrente, uomo schietto e giornalista dalla schiena dritta, non amava i mezzi termini. E per questo lo si amava o lo si odiava.

Entrato ogni sera nelle case e nelle auto degli italiani per oltre quindici anni con la trasmissione radiofonica Zapping, univa informazione e dibattito, azione e riflessione, campagne umanitarie e versi.

Autore di volumi fondamentali (si pensi agli ancora attualissimi "I Faraoni. Come le mille caste del potere pubblico stanno dissanguando l'Italia", e "I bambini e la guerra. Immagini e riflessioni sul secondo conflitto mondiale e sulle guerre di oggi" con le fotografie di Ezio Costanzo), era anche un grande amante della poesia, e poeta egli stesso.

Era nato in Sicilia, a Catania, nel 1940. Gran parte della sua carriera si svolse a Roma, in RAI, ma non aveva mai troncato il legame con la terra natìa: sia con collaborazioni giornalistiche, quanto con periodiche visite in città, ove spesso si recava "in incognito" per godersi bellezze e contraddizioni del capolouogo etneo.

Le sue campagne, le raccolte firme che promuoveva (sovente con "sortite" televisive anche nelle emittenti "concorrenti" alla RAI) hanno salvato vite e consentito progressi sino ad allora inimmaginabili nella tutela dei diritti umani.

Dopo l'allontanamento da Zapping, non si era affatto fermato: anzi, l'impegno è cresciuto, anche in chiave politica nelle fila socialiste. Aveva le sue ferme idee, ma al tempo stesso era professionalmente forgiato nell'imparzialità e nel pluralismo. Non faceva sconti a nessuno, e al tempo stesso sapeva rendere atto. Doti che appaiono sempre più rare nell'arena selvaggia dei social media, ove pure aveva preso a destreggiarsi abilmente negli ultimi anni.

Continuava a raccontare tanto buone notizie quanto realtà scomode, con sguardo che andava oltre ogni confine geografico e politico. Più recentemente, la sua penna "colpiva" con gli articoli ed editoriali che scriveva per il quotidiano "La Verità": l'ultimo era uscito l'11 maggio scorso.

Una voce fuori dal coro e uomo di sentimenti forti e autentici: se si legava a qualcuno o sposava una causa, lo faceva con profonda convinzione ed indissolubilmente.

forbiceclarke2009
Giusto ieri ci trovavamo a scrivere di come Catania non abbia - sin qui - reso omaggio ad Igor Man. Non pensavamo che poco più di 24 ore dopo ci saremmo trovati a dover salutare un altro grandissimo giornalista, tra i principali del XX e XXI secolo. Possa questa città onorare entrambi come meritano.

Rimane la responsabilità di raccogliere un testimone - quanti più possibile - di un impegno necessario. Noi ci siamo.


Grazie, Maestro.



L'ultimo saluto ad Aldo Agatino Forbice avverrà in forma laica nel Tempietto Egizio del Cimitero del Verano a Roma il 26 maggio alle 11.


Testo: R.H.C per Sicilia Giornale - Foto: Maria Costanzo

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