Origine, storia ed iniziative di una data da segnare su ogni calendario

 


Con la legge della Repubblica n. 211 è stato istituito, nell’anno 2000, il "Giorno della Memoria".

Quella del 27 gennaio è una data simbolica, scelta perché, alle 11.59 del 1945 proprio di quel giorno, furono abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, simbolo degli orrori della shoah nazista della Seconda Guerra Mondiale. Furono numerosi gli ebrei e centinaia anche gli italiani che vi furono deportati ed uccisi.

 

Ma cos'è la shoah?

 

Shoah è un termine ebraico, «tempesta devastante», che troviamo nella stessa Bibbia: es. Isaia 47, 11. Termine usato per indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è preferito al vocabolo olocausto in quanto non richiama, come quest'ultimo, l'idea di un sacrificio inevitabile.

Ma sicuramente ciò che non potevo non sottolineare, proprio perché sono una donna con disabilità, è che forse non tutti sanno che il genocidio nazista cominciò dai disabili. Tutte le persone con disabilità, di ogni età, furono le prime cavie designate di tutte le tecniche di annientamento, sterilizzazione ed eutanasia sviluppate poi nella Shoah.

 

Le prime prove documentali degli orrori nazisti, riguardarono proprio la persecuzione e i campi di uccisione dei disabili. In seguito. le campagne di sterilizzazione, internamento e deportazione delle persone “handicappate”, presero il via nei mesi immediatamente successivi all’ascesa di Hitler, trovando terreno fertile nelle teorie sulla difesa della razza. Dopo un’intensa campagna di sterilizzazione, si passò all’uccisione sistematica dei bambini disabili, uno degli aspetti più oscuri dell’Olocausto.

 

Nella follia della teoria della difesa della razza i seguaci di Hitler, nel popolo tedesco in primis, riconoscevano la perfezione nella razza ariana, perseguitando e sterminando non solo il popolo ebraico ma tutti i vari gruppi di minoranza sociale (tra gli altri: prigionieri di guerra, oppositori politici, massoni, etnie come quelle rom, sinte e jenisch, altre comunità religiose come cristiani pentecostali e testimoni di Geova, omosessuali).

Oggi però è scientifica l'affermazione che: alla razza ariana appartengono tutti i soggetti più cagionevoli, per via della loro predisposizione genetica.

 

 

Ma oggi, nella società contemporanea , cosa accade in Italia?

 

Anche per la XIX legislatura il Senato ha scelto di costituire una commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Ribattezzata commissione Segre perché fortemente voluta, nella scorsa legislatura, dalla senatrice a vita sopravvissuta ai campi di sterminio, anche questa volta è probabile che la commissione sarà presieduta proprio da Liliana Segre. «Sarà il modo migliore per onorare il Giorno della memoria: abbiamo svolto un lavoro utile nella scorsa legislatura», ha detto in Aula la senatrice. Tra i compiti della commissione, quello del monitoraggio delle manifestazioni di odio che pullulano sui social network, «che comportano il rischio di favorire hate speech e campagne mirate alla discriminazione e alla diffusione tossica di fake news». Per Segre, l’operato della commissione dovrà avere come riferimento più alto «la Costituzione repubblicana. Il lavoro di scavo e di conoscenza in materia dei discorsi di odio dovrà svolgersi nel rispetto della Carta, ma con l’impegno anche ad attuarla, estendendo inclusione e diritti sociali e civili, avendo consapevolezza, in quanto parlamentari, che esiste anche un nesso tra malessere sociale e utilizzo dei discorsi di odio». (fonte: OPEN)

 

La commissione è formata da 20 membri, con il compito di studiare e organizzare delle iniziative atte alla repressione dei fenomeni di razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di gruppi sociali o persone singole. Uno dei più grandi problemi, Infatti, della nostra società contemporanea è la presenza di molte forme di intolleranza basate sulle condizioni fisiche o psichiche delle persone prese di mira, ma anche su alcune caratteristiche come etnia, religione, provenienza, orientamento sessuale e identità di genere, spesso bullizzate ed in particolare emarginate.

 

Con la commissione, il governo Meloni auspica di frenare queste problematiche. Prova ne sono le parole di Eugenia Roccella, ministra della famiglia: «l’esecutivo è e sarà sempre in prima linea contro ogni discriminazione e intolleranza su qualunque pretesto si vogliano basare. Ed è importante che la conferma dell’istituzione della commissione antidiscriminazione si svolga a ridosso della celebrazione del Giorno della memoria e veda come prima firmataria la senatrice Segre. L’antisemitismo, è un fenomeno mai sopito, che si manifesta con forme vecchie ma anche nuove, che hanno a che fare con la geopolitica e il diritto all’esistenza dello stato sovrano di Israele che vanta una lunga e solida amicizia con il nostro Paese».

 

Il “Giorno della Memoria” 2023, in cui si commemorano tutte le vittime delle leggi razziali, dai deportati a quanti semplicemente si opposero al progetto di sterminio mettendo a rischio la propria vita, è già cominciato.

Molti gli eventi in tutta, nelle scuole e nelle città. Per ricordarne qualcosa in particolare:

Venezia, una delle città-simbolo della convivenza con gli ebrei in Italia, ha infatti presentato un ricco programma di oltre 70 eventi con la decima posa delle cosiddette “pietre d’inciampo” .

Perché l'obiettivo cardine di questa giornata è commemorare le vittime di questa follia umana ma, sicuramente, far capire che solo la conoscenza di questo "orribile orrore" potrebbe evitare il ripeterlo.

Grazie un passa-parola silenzioso ma efficace, oggi l'iniziativa Pietre d’Inciampo ha toccato 2.000 città in Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Lussemburgo Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina e Ungheria.

 

Ma cos'è questa iniziativa?

 

Un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, posto davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.

iniziativa creata dall’artista Gunter Demnig (nato a Berlino nel 1947) come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.

In Europa, le "Pietre d’Inciampo”, che sono state collocate sono già 70.000: la prima a Colonia, in Germania, nel 1995.

 

L' obiettivo della “Pietra d’Inciampo” è quello di creare un inciampo emotivo e mentale per mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazi-fascista nella casa, come luogo simbolo della vita quotidiana, invitando allo stesso tempo chi passa a riflettere su quanto accaduto in quel luogo e in quella data, per non dimenticare.

 

Da un passo del Talmud: “Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”.

 

 

Viviana Giglia

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