Viviana Giglia: l'arte di vivere [VIDEO]


Incantevole interlocutrice, vi proponiamo l'intervista all'educatrice e scrittrice licatese, attrice nel cast di "U scrusciu du mari"


Posso sostenere con serenità di essere un uomo ed un giornalista fortunato. Ho avuto l'opportunità di vivere esperienze appaganti ed arricchenti. In più, pur senza mai credere di aver "ormai visto tutto", non sono mancate e non mancano le sorprese.
Come quella di cui sto per dirvi.
Spesso mi sono chiesto come sarebbe stato (o come potrebbe essere, in parte degli esempi che sto per farvi) conoscere ed intervistare Django Reinhardt, Tony Iommi, Rick Allen.
Ebbene, conoscere ed intervistare Viviana Giglia è diverso, è più inatteso, è sorprendente, è piacevole. È bello.
A partire, ma non soprattutto, dall'aspetto della scrittrice, attrice, editorialista, nonché educatrice professionale. Gradevolezza, avvenenza, in uno con modi e movenze accattivanti, non possono non essere citati, in quanto indissolubilmente parte della manifestazione terrena di colei che si pone con gentile piglio ed immarcescibile freschezza.
Sì, perché per Viviana Giglia, a valutare dalle foto, il tempo sembra davvero non passare mai.
Andando oltre l'impatto visivo, sì gradevolissimo ed attraente, si va invece incontro all'evoluzione della donna (che lei dimostra nella stessa evoluzione del look, caratterizzato dal comune denominatore dell'originale raffinato gusto), dell'intellettuale, della pensatrice, dell'attivista (e molte altre cose ancora). A conferma dell'affermazione di Robert Fripp "equilibrium is not static", Viviana si dimostra l'incarnazione del desiderio di crescita, di conoscenza, di evoluzione. Che parte da sé, proiettata al prossimo. Un caleidoscopio fondato su punti fermi (che tali si dimostrano in quanto la nostra non manca di "metterli alla prova", ritrovandoli poi così corroborati) dei quali non fa mistero ma che diventano esempio per chi sa ascoltare ed aprire cuore e mente: la fede, l'evangelizzazione, la cultura, l'innata curiosità, la cura di sé, l'incessante lotta per la parità dei diritti e la cancellazione delle discriminazioni e delle barriere "mentali".
In tal senso, Viviana Giglia è autrice di alcuni libri, tra i quali citiamo l'autobiografico "Nata due volte". Volume in cui, in maniera ragionata, Viviana si racconta per parole ed immagini: lungi da qualsivoglia autoreferenzialità o didascalismo, il volume è una presa di coscienza individuale che parla agli altri, al prossimo, a ciascuno, per rendere giustizia a quel principio - spesso trascurato - fondante dell'essere umano che è la trasmissione dell'esperienza. 
E, seppur giovane, Viviana ha molto vissuto (sebbene sia moltissimo assetata di vita ed esperienze nuove!) e mette a disposizione questo suo cammino in un testo, uscito per i tipi delle Edizioni Carmelitane, che è possibile acquistare seguendo questo link. È un percorso emozionale "Nata due volte", seppur non banalmente emotivo, scritto con mestiere e garbo, ma al tempo stesso energia e genuinità, con rispetto verso il lettore ma senza atteggiamenti accondiscendenti o rinunciatari. Un testo che consigliamo senza remore, e che - spesso lo si sente dire ma mai come in questa occasione è vero - dovrebbe molto girare fra i banchi delle scuole, in particolare le secondarie di secondo grado. 
Facilmente accostabile per modi e beltà ad Audrey Hepburn, ma con un tocco di maggior personalità ed espressività, Viviana non poteva non mettersi in gioco anche come attrice. Già vista sulle assi del palcoscenico, è personaggio fondamentale in "U scrusciu du mari", pellicola tutta "Made in Licata" scritta e diretta da Salvo D'Addeo, di cui abbiamo già parlato e che oggi 5 settembre verrà nuovamente proiettata - per la prima volta all'aperto - nel Chiostro del Carmine a Licata alle ore 21.
È stato in occasione delle prime proiezioni del film, sul quale potete rivedere alcune interviste in questo articolo, che ho avuto la possibilità, a giugno, di intervistare Viviana: la piacevole (nonché - per me, ma credo lo sarà anche per voi - memorabile) chiacchierata è disponibile qui

È all'intervista, ai libri, al film, ad ogni contributo che Viviana ha dato e darà - tanto sui social che sulla stampa periodica e non - che cedo la parola, conscio di aver ricevuto il dono di conoscere e conversare con uno di quei rari e preziosi esempi di "artista totale" che è - e sa essere - ella stessa arte, mai fine a se stessa, bensì attiva e vivace nella consapevolezza del proprio ruolo e ragion d'essere. E per questo non possiamo che ringraziarla.

Testo: R.H.C. per Sicilia Giornale

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