Chiedere aiuto non è sinonimo di vergogna e debolezza

 

 


La Settimana Europea della Salute Mentale, 22-28 Maggio 2023, è giunta alla sua quarta edizione e ad annunciarlo è la Mental Health Europe (MHE).

La verità è che la salute mentale ha un importanza fondamentale per l'intera società contemporanea. Quest'anno l'obiettivo della settimana è quest’anno quello di aumentare la comprensione e l’apprendimento della salute mentale nelle nostre comunità, scuole, luoghi di lavoro e a casa in modo che tutti possano prosperare facendolo in ogni fase della vita. Il tema per il 2023 è Comunità mentalmente sane.

La Settimana europea della salute mentale è un’iniziativa paneuropea che mira a sensibilizzare sull’importanza della salute mentale nella nostra vita quotidiana; istituita e gestita dalla più grande ONG indipendente per la salute mentale in Europa: Mental Health Europe (MHE).

I pionieri di questo genere "movimenti di sensibilizzazione" hanno origine negli Stati Uniti, il Mental Health Month è stato avviato da Mental Health America nel 1949. Viene celebrato ogni anno con un sostegno rilevante da parte del pubblico e dei responsabili politici, da oltre 70 anni.

In Canada, la Canadian Mental Health Association ha ospitato la settimana della salute mentale durante la prima settimana di maggio per 70 anni.

Infine, anche nel Regno Unito, la Mental Health Awareness Week è organizzata dalla Mental Health Foundation la terza settimana di maggio da oltre 20 anni.

«La nostra ambizione è promuovere questa pratica positiva in tutta Europa e istituire la Settimana europea della salute mentale come una campagna paneuropea annuale sulla salute mentale che celebra il percorso verso la consapevolezza e l’azione». (fonte: European Mental Health)

Naturalmente anche l'Italia è molto sensibile su questo argomento: «La Settimana della Salute Mentale è una iniziativa organizzata dall’Azienda USL di Reggio Emilia, dal Centro di Storia della Psichiatria S. Lazzaro, dal Comune di Reggio Emilia, dagli utenti dei servizi di Salute Mentale e dai loro famigliari in collaborazione con numerosi altri enti e associazioni.

Quest'anno si terrà indicativamente dal 23 settembre al 1 ottobre 2023.

Il tema unificatore sarà “ospitalità”, con il significato sia di ospitare che di essere ospiti, sia in ambito fisico che virtuale, ma saranno accolti anche contributi su altre tematiche, legate alla salute mentale». (https://cartedalegare.cultura.gov.it/)

C'è da dire che la comprensione e l'apprendimento della salute mentale dovrebbero iniziare presto, a casa, all'interno delle nostre famiglie, nelle scuole e nei nostri luoghi di lavoro. In modo da poter costruire una comunità mentalmente sane, abbiamo bisogno di educazione alla salute mentale e di promuoverla attivamente. 

Purtroppo, ancora nel 2023 viviamo in un mondo in cui le persone affrontano lo stigma, la discriminazione e le sfide per ottenere aiuto. Un problema mentale è visto, per ignoranza, come "pazzia". Troppi possono lottare in silenzio, influenzando il loro benessere, le relazioni, l'istruzione e il lavoro. Una conoscenza completa della salute mentale è una base necessaria per il benessere, specialmente nel nostro attuale.

Cos'è la salute mentale?

La salute mentale è un concetto ampio che si riferisce ad uno stato di Benessere generale dell'individuo e non si esaurisce nella mera assenza di patologia o di disagio di qualsiasi genere.

I disturbi mentali, hanno varie natura comprendono: i disturbi psicotici (come la schizofrenia, il disturbo schizofreniforme, il disturbo schizoaffettivo, il disturbo delirante), i disturbi dell’umore (come il disturbo bipolare e la depressione maggiore), disturbi d’ansia, anoressia e bulimia nervose, disturbo di sostanze e di alcol, costituiscono un importante problema di sanità pubblica. Si presentano senza distinzioni d'età, sono disturbi, soprattutto, associati a difficoltà nelle attività quotidiane, nel lavoro, nei rapporti interpersonali e familiari, e sono all'origine di elevati costi sociali ed economici per le persone colpite e per le loro famiglie.

La nostra società contemporanea è stata messa a dura prova: pandemia, guerra, crisi energetica ed economica, i disastri climatici, per concludere la minaccia atomica: sono i molti eventi che stanno mettendo alla prova il nostro equilibrio psichico e che rischiano di compromettere il benessere mentale di una larga parte della popolazione.

«Secondo l’ultimo rapporto sulla salute mentale dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo una persona su otto convive con un disturbo psichico. In Italia si parla di circa 17 milioni di persone, un numero cresciuto negli ultimi anni: una ricerca dell’Istituto superiore di sanità (Iss) mostra che, durante il lockdown, l’87 per cento delle persone sopra i 16 anni ha sofferto di stress psicologico. Ad aumentare sono state soprattutto l’ansia e la depressione, rispettivamente dell’83 e del 72 per cento. Subito dopo ci sono i disturbi nell’adolescenza (più 62 per cento), le difficoltà relazionali (più 61 per cento), i problemi di coppia e con i figli (più 49 per cento) e i disagi scolastici (più 43 per cento). Sono state particolarmente colpite le donne e le persone disoccupate, ma anche e soprattutto i più giovani». (https://www.internazionale.it/)

Ma i problemi di salute mentale non colpiscono solo i più giovani:

«In Italia, le persone che soffrono di depressione perdono in media 42 giorni lavorativi all’anno, circa uno a settimana, a cui vanno aggiunti quelli di chi si prende cura di loro. E anche per chi non si assenta dal lavoro si stima che la produttività si riduca dal 50 al 70 per cento. In totale, nel nostro paese il costo della depressione sul mercato del lavoro è di circa quattro miliardi di euro l’anno, come stimato da una ricerca dell’università di Roma Tor Vergata». (https://www.internazionale.it/)

Da un disturbo mentale non si può guarire, ma si impara a conviverci e a stare meglio grazie ai farmaci, la psicanalisi, si ma ricordiamo sempre che chiedere aiuto non è sinonimo di vergogna e debolezza. Forse le nuove generazioni sono molto più propense a sfatare questo tabù.

Anche in politica, forse, le cose hanno iniziato a muoversi ;lo scorso governo Draghi emanò il bonus psicologico, anche se adesso va potenziato.

É molto triste sapere che: «L'Italia si conferma ultima in Europa per il livello di benessere mentale, ma cresce la propensione a prendersene cura e parlarne. È quanto emerge dall'AXA Mind Health Report 2023, indagine condotta da Ipsos e realizzata su un campione di oltre 30 mila persone in 16 Paesi del Mondo, tra cui l'italiano». (https://www.agi.it/)

Però, almeno, nel campo della salute mentale la Sicilia è una delle prime regioni italiane sia in prestazioni di servizi che in strutture qualificate.

«In Sicilia la Sinpia ha organizzato un Webinar dedicato agli operatori sanitari , su una delle forme più diffuse di Disturbo del neurosviluppo, l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività) che impegna i servizi di NPIA e le scuole in numerosi interventi abilitativi, terapeutici ed educativi. […] Tra i Disturbi del neurosviluppo, come noto, i Disturbi dello Spettro Autistico hanno avuto una drammatica impennata con dati di prevalenza che raggiungono circa 1 caso ogni 75, spiega Renato Scifo, segretario regionale Sinpia sezione Sicilia». (https://www.sicilianetwork.info/)

Questo è solo una delle tante attività che si svolgeranno nella nostra regione.

«La gente preferisce la salute del corpo a quella dell'anima. Perché le magagne del corpo, oltre che destare sofferenza a chi ne è l'usufruttuario, sono visibili e destano ribrezzo e pietà. Quelle dell'anima si occultano benissimo». (Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001)

 

Viviana Giglia

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