Domani 4 giugno un appuntamento imperdibile per gli amanti del pianoforte nell’ambito della rassegna “Nuovi Incontri d’Arte”


Si aggiunge un nuovo appuntamento alla stagione “Nuovi Incontri d’Arte” promossa dalla Società Catanese Amici della Musica sotto la presidenza e direzione artistica di Anna Rita Fontana. Il concerto, in collaborazione col Maestro Salvatore Daniele Pidone, vedrà esibirsi questa volta il Duo pianistico a 4 mani composto da Aldo De Vero e Giuseppe Campisi (rispettivamente di Napoli e Avola) domenica 4 giugno alle 19, al polo culturale “Giovanni Verga” di S.Agata Li Battiati, in via dello Stadio 19.

Un sodalizio nato nel 2006 al Procida Festival dell’omonima isola (fondato nel 2003 da De Vero) e da lì consolidatosi sul fronte europeo ed intercontinentale, che ha proiettato i pianisti tra il Canada, gli Stati Uniti e diverse metropoli europee quali Londra, Edimburgo (presso la Società dei musicisti da camera, anche con 2 pianoforti) e la tournée di Dublino (per l’ambasciata italiana, dedicata ai terremotati di Amatrice) e Irlanda, organizzata dall’organista Charles Marshall. Il “Procida Festival”, a cadenza annuale, è stato spostato nel 2005 ad Ischia, divenendo così l “Ischia Chamber Music Festival”. Inoltre nello stesso luogo organizziamo corsi di musica da camera e concerti” ci racconta De Vero, natìo di Pozzuoli, sottolineando il felice connubio con Campisi, milanese di nascita.

Entrambi docenti nelle scuola secondaria ad indirizzo musicale, i due concertisti si sono poi esibiti in Romania con l’orchestra di Stato di Botosani e in diverse città italiane, quali Padova, Genova, Milano e Cosenza. Torneranno ancora in Sicilia il 18 agosto di quest’anno, per un concerto ad Avola.

Abbracciando da sempre un vasto repertorio dal classico al contemporaneo, con lo sguardo rivolto anche ai siciliani Gianfranco Gioia e Rosario Fronte, nonché al norvegese Arnt Hakon Anesen che hanno voluto scrivere per il duo delle prime esecuzioni, il duo aprirà la serata all’insegna dell’amenità classica del maestro di Salisburgo, con la Sonata a quattro mani k.381, composta da Mozart nel 1772 (al rientro dal secondo viaggio in Italia), con una scrittura resa più corposa da tratti orchestrali ascrivibili alla produzione sinfonica del musicista.

A seguire la suite Ma Mere l’Oye di Maurice Ravel, nella versione pianistica originale a quattro mani ( poi ampliata e trascritta per orchestra), pubblicata nel 1910 e costituita da 5 pezzi ispirati ad illustrazioni di un libro di fiabe per l’infanzia: Pavana della Bella addormentata nel bosco, Pollicino (entrambi tratti dalla raccolta di fiabe Ma mére l’Oye di Charles Perrault) Laideronnette, imperatrice delle pagode, Le conversazioni della Bella e la Bestia e Il giardino fatato.

Tra ascendenze classiche e tratti stilistici francesi da Chabrier a Debussy, che innervano la produzione del musicista Francis Poulenc, ascolteremo poi dal suo repertorio la Sonata per pianoforte a quattro mani composta nel 1918, non esente dalle influenze della Belle Epoque.

Seguirà Dolly op.56, Suite in 6 movimenti per piano a quattro mani di Gabriel Fauré, ispirata a un mondo infantile di gioie, sogni ed emozioni. Il musicista francese volle dedicarla a Dolly, la “Petite poupée”, soprannome della figlia di Emma Moyse, soprano e animatrice di salotti culturali, con la quale Fauré ebbe una relazione sentimentale.

In chiusura la trascrizione di Raffaele Tenaglia dellOuverture da L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini.

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