Le considerazione degli organizzatori a margine dell’ultimo appuntamento



Si è concluso il lungo ciclo di incontri civici denominati "SOS Licata - idee a confronto per la città che vorremmo" organizzati dal centro studi G. De Pasquali.

«Lo scopo degli incontri - ci dice il presidente Tullio Lanza - è quello di passare dalle parole ai fatti. La forte richiesta di soccorso che proviene da più parti della nostra società civile è più urgente che mai. Licata è in serio pericolo, vittima di una forte parabola discendente che rischia di compromettere irrimediabilmente la tenuta sociale ed economica dell’intera comunità».

«All’indignazione e alle legittime lamentele affidate giornalmente alle pagine dei social network o ai media locali - continua Lanza - bisogna far seguire azioni ed iniziative concrete. Occorre fare di più, se si vuole realmente contribuire a fermare tale inesorabile declino e risalire pian piano la china. A cominciare col mettere assieme tutti i licatesi di buona volontà, unico e solo comune denominatore utile allo scopo. È più che mai necessario spendersi per far nascere un’aggregazione di cittadini disposti ad impegnarsi per portare soccorso alla città. Una aggregazione né di parte né di partito, che abbia quale obbiettivo quello di far emergere una classe dirigente cittadina preparata, favorendo, al contempo, un graduale ricambio generazionale fra i protagonisti della vita politica locale».

Chiediamo ad Angelo Biondi, co-organizzatore dell’iniziativa: a cosa avete pensato al fine di raggiungere gli sfidanti obbiettivi dei quali ha parlato il presidente Lanza?


«Il primo passo per la realizzazione di siffatto progetto - dice Biondi - è passato attraverso l’adesione del maggior numero possibile di eminenti personalità locali (anche non più residenti a Licata). Figure di riconosciuto spessore culturale, sociale, professionale, politico ed imprenditoriale che, con la loro presenza, hanno dato all’iniziativa la necessaria serietà ed autorevolezza, fungendo da vero e proprio comitato di garanzia sulle genuine finalità del progetto. Personalità alle quali si è chiesto il fattivo contributo nella discussione, nel dibatto e nell'approfondimento dei temi utili ad indicare un modello di città condiviso, sostenibile e soprattutto realizzabile. Indicazioni che, tenendo ben presente l'attuale drammatica situazione emergenziale, hanno tralasciato visioni utopiche o modelli fascinosi a dirsi, ma nella pratica impossibili da realizzarsi».

«Abbiamo dunque organizzato - aggiunge Biondi - una serie di incontri che fossero, al contempo, momenti di formazione politico-amministrativa a beneficio di quanti hanno intenzione di candidarsi alle prossime elezioni comunali e occasioni di approfondimento di idee e proposte per la ripresa della città. Gli incontri sono stati aperti a tutti, indipendentemente dalle personali simpatie, appartenenze, scelte o militanze politiche. Lo scopo è stato esclusivamente quello di contribuire a dare alla città una classe di politici ed amministratori che abbiano la necessaria preparazione - oltreché un chiaro modello da seguire - per svolgere al meglio il ruolo a cui saranno eventualmente delegati».


Dalla locandina in foto si evince il fitto programma di incontri e gli argomenti trattati.

«Ringraziamo - ci dice Tullio Lanza - Gioacchino Amato, Maurizio Cellura, Francesco Pira, Roberto Di Cara, Diego Peruga, Giovanni Chianta, Mario Rizzo, Rosario Cosentino, Tony Cellura e Calogero Carità, che con le loro relazioni e le loro risposte al dibattito hanno reso di altissimo livello il ciclo di incontri».

«Un ringraziamento - conclude Lanza - a Pamela Cellura e Ileana Tardino che hanno messo a disposizione il Liceo Linares dimostrando che la scuola ha semore più un ruolo primario nella rinascita civica di una comunità».

«Verrà stilato un documento finale - scrive Angelo Biondi - che avremo cura di redigere e pubblicare, oltreché consegnare nelle mani del nuovo sindaco e dei nuovi amministratori comunali che conterrà tutte le proposte formulate su ogni singolo tema trattato negli undici appuntamenti programmati. Va da se - continua Biondi - che il lavoro e l’impegno del Centro Studi “Gaetano De Pasquali”, non si esaurisce con questa iniziativa, ma continuerà, ancora con maggiore zelo, nella propria attività di stimolo alla partecipazione e al confronto costruttivo tra tutte le componenti della nostra comunità».


Riteniamo che un plauso vada agli organizzatori e ai relatori di questa serie di incontri. Io personalmente, che ho partecipato agli incontri, ne sono uscito arricchito e credo che ciò voglia dire che l'iniziativa ha colto nel segno. Chi non c'è stato ha perso una grande occasione, soprattutto coloro che si accingono ad entrare nell'agone elettorale. Positiva l'intenzione di continuare ad essere da pungolo per la nuova amministrazione e classe dirigente che si accinge a prendere le redini di questa martoriata città.



Salvo D’Addeo

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